Quando sentiamo parlare di povertà, fame, accesso all’acqua e all’educazione, le immagini che si presentano nelle nostre menti si ricollegano al Sud del mondo, ma ormai ciò non corrisponde più alla realtà. Sul totale di 736 milioni di persone che vivono in estrema povertà, una parte si trova in Europa, circa 1 europeo ogni 5. Nel mondo l’educazione di qualità per tutti è ancora un miraggio e, se nei Paesi del Sud globale solo il 34% degli studenti completa il ciclo di studi, nei Paesi del Nord è solo il 79%. L’ineguaglianza economica nei Paesi del Nord e nelle economie emergenti negli ultimi decenni, incluso la concentrazione del mercato, la mancanza di opportunità, la globalizzazione e l’innovazione tecnologica, hanno la potenzialità di amplificare anche le disuguaglianze sociali, che insieme a cambiamenti climatici e migrazioni si impongono come vere e proprie sfide globali a cui tutti noi siamo sollecitati a rispondere. Per questo le Nazioni Unite hanno lanciato l’Agenda 2030 e gli SDGs, in cui tutte le 193 nazioni sono chiamate a lavorare congiuntamente per raggiungere comuni obiettivi per lo sviluppo sostenibile.

La lotta alle cause globali di povertà e disuguaglianze, richiede dunque risposte globali e collettive, ma anche le capacità nel saperle leggere e strumenti per poter agire ed attivarsi per una società più equa, inclusiva e sostenibile. Questa è l’Educazione alla Cittadinanza Globale, insieme di conoscenze, competenze e capacità per comprendere le sfide attuali e agire quali attori del cambiamento, avendo uno sguardo aperto verso il pianeta, l’altro e la globalità, in una nuova idea di cittadinanza più alta e ampia, che richiama la responsabilità di ognuno verso uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Questo è ciò che ACRA porta avanti da più di 30 anni con l’obiettivo di rendere ogni cittadino protagonista del cambiamento globale, attraverso iniziative, progetti, attività nelle scuole, eventi, campagne di sensibilizzazione rivolti a giovani, bambini, cittadini, diaspore e a tutti coloro che vogliono far sentire la propria voce e contribuire ad un futuro più giusto, inclusivo e sostenibile.

• Realizziamo percorsi di empowerment dei cittadini, creando opportunità di partecipazione e spazi in cui poter fa sentire la propria voce.
• Adottiamo un approccio bottom-up e partecipativo in ogni nostro intervento, basandoci sullo Human Rights Based Approach.
• Ci basiamo sul concetto di apprendimento permanente e la nostra metodologia mette al centro chi apprende e i suoi bisogni.
• Adottiamo un approccio multi-stakeholder e multi-livello in ogni nostro progetto, per stimolare lo scambio tra cittadini, Università, scuole, Enti Locali, Ministeri, Organizzazioni della società civile, imprese, start-up, produttori locali per ottenere un impatto capillare nei territori dove lavoriamo.
• Per noi la sensibilizzazione non basta, in ogni nostro intervento creiamo occasioni di attivazione per i giovani, i cittadini e gli studenti, in cui concretamente poter agire sia a livello individuale sia con azioni collettive.
• Operiamo per l’innovazione dei curricola scolastici, sperimentando strumenti e metodologie insieme al mondo della scuola e capitalizzandoli grazie a kit didattici, corsi, workshop, scambi EU, ecc.
• Abbracciamo i principi affermati dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza (Non discriminazione art.2. Sopravvivenza e sviluppo art.6. Superiore interesse del minore art. 3. Ascolto/rispetto/partecipazione art. 12).