Un nuovo rapporto delle Nazioni Unite rileva che il numero di persone al mondo che soffrono di sottoalimentazione è salito a 821 milioni (1 abitante su 9). Un quarto dei bambini al di sotto dei 5 anni subisce un ritardo nella crescita. La sicurezza alimentare del pianeta è correlata a fattori globali come i mutamenti climatici, la desertificazione, l’inurbamento crescente, l’aumento dei conflitti per l’utilizzo delle risorse naturali. L’Africa è il continente con la maggioranza di persone malnutrite e sottoalimentate ma purtroppo questo indicatore va progressivamente peggiorando anche in alcuni Paesi dell’America Latina. L’attuale sistema alimentare mondiale che spreca, genera disuguaglianze e depaupera le risorse naturali impedisce lo sviluppo di corrette condizioni di sicurezza e sovranità alimentare.
Il diritto ad un cibo nutriente, sicuro e sufficiente per tutti è meglio garantito soltanto in un contesto di sovranità alimentare: ovvero mettere chi produce, chi distribuisce e chi consuma, al centro di sistemi e politiche agro-alimentari orientate verso modelli sostenibili da un punto di vista ecologico, sociale ed economico. Lavoriamo in partenariato con le comunità territoriali, i piccoli agricoltori, le cooperative, le imprese sociali, col settore pubblico e privato, con gli enti di ricerca. L’integrazione di competenze mira a facilitare la transizione agroecologica dei sistemi di produzione, distribuzione e consumo alimentare nei vari Paesi in cui operiamo, dall’Africa, all’America Latina, all’Europa. Il cibo è anche uno strumento per favorire il dialogo interculturale, per questo includiamo la consapevolezza del suo valore anche nelle iniziative di educazione e sensibilizzazione volte all’accoglienza e all’inclusione sociale.
La strategia di ACRA per la Sicurezza e Sovranità Alimentare, in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, parte dal principio che il cibo è un diritto umano e non può prescindere dalla sovranità alimentare che mette chi produce distribuisce e consuma alimenti, al centro dei sistemi agricoli e delle politiche alimentari.
Il modello di intervento preferenziale che ACRA adotta è quello agroecologico. Da questi capisaldi nasce un Documento di posizionamento (Position Paper) strategico e tematico dove ACRA illustra dettagliatamente il proprio approccio, i principi fondamentali, i principali stakeholder e le prospettive intersettoriali.
L’agroecologia è un approccio integrato che applica concetti e principi ecologici e sociali alla gestione dei sistemi agricoli e alimentari, coinvolgendo produttori, società civile, centri di ricerca e istituzioni, a tutti i livelli, per una transizione verso modelli sostenibili e resilienti, centrati sullo sviluppo della biodiversità e sulle interazioni funzionali tra piante, animali e persone che riducano al minimo il bisogno di input esterni.
ACRA applica i principi dell'agroecologia nei propri progetti sulla sicurezza e sovranità alimentare che sviluppa nei paesi in cui opera, dall'Africa, all'America Latina, all'Italia.
Un percorso iniziato nel 2019 ha portato ACRA, insieme ad altre ONG (CISV, COSPE, DEAFAL, LVIA, Mani Tese, Terra Nuova) e reti della società civile italiana ed europea (Rete Semi Rurali e Agroecology Europe) alla creazione di Azione TerrAE - Coalizione per la transizione agroecologica in Africa Occidentale.
Azione TerrAE (Æ come Agro - Ecologia) partendo dall’esperienza decennale dei suoi membri in Africa occidentale, intende sostenere la transizione agroecologica - soprattutto nelle politiche e nei programmi di cooperazione internazionale, a partire dalla cooperazione italiana - come risposta alle molteplici crisi che affliggono la regione.
Visione, obiettivi e proposte di Azione TerrÆ sono esposti nel documento Transizione agroecologica e cooperazione internazionale in Africa Occidentale – Appello per un’azione urgente, che è stato presentato il 9 marzo 2021.
Scarica il documento in 4 lingue: ita - fr - eng - pt
Per saperne di più, visita il sito di Azione TerrAE
ACRA, insieme ad altre ONG sia interne che esterne alla coalizione Azione TerrAE, partecipa alla realizzazione del progetto CHAlleNGE – CHiamata all’Azione delle Nuove Generazioni Ecologiste per un cambiamento agroecologico, co-finanziato da AICS.
Inoltre, Azione TerrAE grazie al supporto di Fondazione Cariplo e Fondazione Compagnia di San Paolo, ha la possibilità di contribuire all’obiettivo di favorire la transizione agroecologica dei sistemi agroalimentari in Africa Occidentale e di migliorare la conoscenza sull'agroecologia tra gli operatori attivi nell’ambito della cooperazione italiana e internazionale, attraverso una visione e una linea di azione comune, in particolare attraverso queste attività:
ACRA sostiene e promuove azioni di advocacy sulle politiche alimentari a livello locale, nazionale e internazionale.
Fin dal 2015, ACRA sostiene il MUFPP (Milan Urban Food Policy Pact) e supporta le città con le quali lavora affinché queste vi aderiscano, adottino politiche urbane sostenibili, istituiscano organi governativi dedicati e favoriscano la partecipazione della società civile ai processi decisionali legati alle politiche alimentari.
Entro la cornice del Patto, autorità locali e attori nazionali e internazionali collaborano all’identificazione di strategie che agiscano sui sistemi alimentari locali e rafforzino la coesione territoriale tra le città e le regioni rurali circostanti.
Negli anni, ACRA ha accompagnato alla firma del MUFPP le città di Dakar, N’Djamena, Ouagadougou, Niamey, Agadez e Gaya, Tegucigalpa ed El Salvador e ha incoraggiato il processo di regionalizzazione del patto in Africa, partecipando all’organizzazione di tre dei quattro forum regionali delle città firmatarie (Dakar 2016, Niamey 2019 e Ouagadougou 2021).
In risposta agli appelli lanciati da questi forum, ACRA (con Està, Rete Semi Rurali, Azione TerrAE e altri attori istituzionali e della società civile) ha organizzato, nel luglio 2021, un incontro per facilitare la collaborazione tra i diversi attori che operano su questi temi e il coordinamento dei loro interventi.
Frutto di questo incontro, il documento “Food Green Deal in African cities".