Milano, Barcellona, Utrecht, Copenhagen, Lisbona, Lubiana, Bruxelles
24 mesi
I flussi migratori da sempre plasmano la società e i paesaggi urbani apportando ricchezza culturale e innovazione sociale che purtroppo, però, non vengono sufficientemente riconosciute. In molti Paesi, il rafforzamento di politiche ultranazionalistiche e xenofobe rischia di esacerbare i conflitti sociali. Anche l’emergenza pandemica e le sue conseguenze economiche hanno contribuito a deteriorare la coesione sociale tanto che, negli ultimi due anni, si è verificato un aumento di argomenti e offese razzisti verso le minoranze etniche e religiose. Spesso non si considera che la maggior parte dei rifugiati e dei migranti lotta semplicemente per ricostruire la propria vita, creare una rete di legami sociali, diventare economicamente autosufficiente e acquisire un senso di appartenenza. In questo contesto è ancor più necessario trovare soluzioni che partano dal coinvolgimento diretto delle comunità locali, a partire dalla scoperta del patrimonio culturale stratificatosi nei luoghi maggiormente caratterizzati dalla presenza di flussi migratori come le grandi città europee. Il presente progetto si inserisce nel solco della consolidata esperienza di Migrantour, proponendo passeggiate urbane di turismo solidale e interculturale condotte da cittadini di origine migrante, che hanno lo scopo di accrescere la consapevolezza del fenomeno migratorio e favorire l’inclusione sociale.
Il progetto mira a rafforzare la partecipazione il coinvolgimento civico e l’inclusione culturale di migranti neoarrivati e non solo attraverso le passeggiate interculturali Migrantour.
Nello specifico si propone di:
Beneficiari diretti:
30 accompagnatrici/ori interculturali coinvolti nelle mobilità europee
Beneficiari indiretti:
Programma Erasmus Plus