Ciad, città di N’Djamena
18 mesi
Le condizioni di sicurezza alimentare appaiono sempre più critiche nella città di N’Djamena, importante polo attrattivo non solo per le comunità rifugiate ma anche per la stessa popolazione locale. Dinanzi alle difficoltà di accesso al cibo, molti nuclei vulnerabili hanno sviluppato strategie di sussistenza tra cui l’orticoltura urbana che, sviluppatasi informalmente negli spazi verdi risparmiati al processo di speculazione edilizia e favorita dalle basse esigenze di capitale richieste per il loro avvio, costituisce una rilevante fonte d’approvvigionamento di prodotti ortofrutticoli freschi ed ad alto valore nutritivo. Nonostante la città di N’Djamena aderisca al Milan Urban Food Policy Pact (MUFPP) - rete promossa dal Comune di Milano che vede impegnate oltre 200 città del mondo per lo sviluppo di politiche alimentari urbane sostenibili - la situazione politica e infrastrutturale resta ancora fragile per poter assicurare un sistema orticolo urbano efficiente. A ciò si aggiunge lo scarso livello di competenze agricole e le difficoltà dei produttori a reperire sementi e strumenti tecnici adeguati così come l’assenza di mezzi per l’avvio di attività generatrici di reddito sostenibili nel settore ortofrutticolo cittadino.
Beneficiari diretti:
Totale: 1.456 persone di cui il 22% appartenente alla comunità rifugiata, sfollata e migrante di ritorno.
Beneficiari indiretti: