Ciad, Area urbana del Comune di N’Djamena (Campo profughi di Guilmey e 1° arrondissement)
10 mesi
Il Ciad soffre di una crisi alimentare e nutrizionale ormai cronica, determinata dalla fragilità del contesto socio-economico ed ambientale e inasprita dal continuo afflusso di rifugiati dagli stati confinanti. Inoltre, in caso di malnutrizione, l’accesso alle cure mediche anche primarie resta fortemente limitato. Nella capitale N’Djamena è fondamentale lavorare per rafforzare la capacità di resilienza della popolazione e dei rifugiati, sviluppare i mezzi di sussistenza e mantenere il tasso di malnutrizione a livelli accettabili.
Il progetto, rivolto in particolare ai residenti del 1°Arrondissement di N’Djamena, si propone di migliorare le condizioni alimentari delle popolazioni vulnerabili autoctone e rifugiate fornendo supporto alimentare e materiale d’urgenza per la sussistenza e l’autoproduzione alimentare. L’intervento promuove, inoltre, l’avvio di attività economiche generatrici di reddito e la diversificazione della produzione alimentare.
In questo modo, il progetto intende anche contribuire agli Obiettivi 1 (Porre fine alla povertà) e 2 (Porre fine alla fame) di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Beneficiari diretti:
Per un totale di 750 persone (di cui 671 donne e almeno 358 rifugiati).
Beneficiari indiretti:
la popolazione del 1° Arrondissement della Città di N’Djamena (107.690 persone), più la popolazione rifugiata residente nel campo di Guilmey (3.267 persone), per un totale di 110.957 persone.