Italia (Milano, Torino, Genova, Roma, Firenze, Napoli), Francia (Parigi), Belgio (Bruxelles), Portogallo (Lisbona), Slovenia (Lubiana)
24 mesi
L’aumento del flusso di richiedenti asilo preoccupa sempre più l’opinione pubblica europea. Le migrazioni hanno interessato le città europee per secoli, trasformando quartieri storici e aree periferiche. Ciò è maggiormente evidente nei paesi di destinazione finale delle migrazioni come Francia e Belgio, ma anche Italia, Portogallo e Slovenia. Purtroppo oggi è molto più comune una percezione negativa della diversità rispetto al riconoscimento della ricchezza e dell’innovazione, causando paura ed intolleranza che spesso sfociano in esclusione sociale e conflitti. Nonostante i cittadini di paesi terzi siano maggiormente a rischio di povertà ed emarginazione sociale rispetto ai cittadini dei paesi ospitanti, la riallocazione dei beneficiari di sistemi di protezione internazionale e accoglienza rischia di esacerbare i conflitti sociali a livello locale e nazionale nelle comunità ospitanti. La situazione di emergenza porta una grossa fetta dell’opinione pubblica a considerare i migranti come concorrenti o come vittime bisognose di assistenza.
Obiettivo generale:
Obiettivo specifico:
L’impatto di lungo termine è garantito attraverso la valorizzazione delle abilità e delle competenze degli immigrati, elemento trasversale delle attività del progetto. Le competenze trasversali e le competenze acquisite dai cittadini dei Paesi terzi nell'attuazione delle iniziative relative al progetto avranno un impatto diretto sulla loro vita sociale, culturale e professionale e potrebbero favorire la loro partecipazione attiva nella società di accoglienza. In particolare, una collaborazione di lunga durata con le organizzazioni di accoglienza avrà un impatto a breve termine sugli immigrati coinvolti, ma anche a lungo termine sui principali professionisti sociali che lavorano con loro. Avrà anche un impatto indiretto sulla generazione di reddito per le guide senior coinvolte e potrebbe essere un'opportunità di lavoro per i migranti, che potrebbero essere coinvolti nella realizzazione dei tour.
Il progetto New Roots e l'iniziativa delle passeggiate interculturali Migrantour sono state selezionate come best practices dalla Commissione Europea
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